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La chitarra elettrica non è solo lo strumento principe del blues, del rock e degli altri generi cosiddetti "extra-colti". Dal 1945 in poi, la chitarra elettrica è presente nei brani per ensemble di compositori colti importantissimi quali Igor Stravinsky, Bruno Maderna, Luciano Berio e Karlheinz Stockhausen, solo per citare i primi che l'hanno utilizzata. I compositori, nell'ambito della loro continua ricerca sui timbri e sui nuovi linguaggi espressivi, esplorano anche le possibilità sonore della chitarra elettrica, elevandola da strumento popolare a strumento da concerto. La chitarra elettrica è impiegata in composizioni di ricerca, ma anche in opere minimaliste, sperimentali e neoclassiche. Notevole è il repertorio da concerto per chitarra elettrica sola o con elettronica (Morton Feldman, Steve Reich e moltissimi altri) ma eccellente è anche il repertorio per ensemble di chitarre elettriche (Glenn Branca, Rhys Chatham) e per chitarra elettrica e orchestra (ad esempio i Concerti di Tristan Murali e Bryce Dessner). Oggi, i grandi compositori (anche italiani) continuano a mostrare notevole interesse per questo strumento. Su invito dell'autore di questo libro, musicista di fama internazionale, di recente hanno composto per chitarra elettrica autori quali Gavin Bryars, Alvin Curran, John King, Van Stiefel, Azio Corghi, Stefano Taglietti e molti altri. Grazie ai suoi contatti diretti con i compositori e a un profondo lavoro di ricerca sulle fonti e sulle partiture Sergio Sorrentino è riuscito a ricostruire una storia del repertorio, completamente immersa nella storia della musica generale. All'interno del libro compaiono anche brevi interviste ai compositori (tra cui Giorgio Battistelli, Gavin Bryars, Rhys Chatham, Alvin Curran, Fred Frith, Michael Gordon, David Lang). Prefazione di John King e postfazione di Guido Michelone.